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Luci

e tu non ci sei,

smarrito negli occhi liquidi,

nella barba affilata

che mi punge il cuore.

 

Che te ne fai,

ora che hai morso

la sacra mantide

che tuttavia sanguinava il tango

dal tuo cuore sottovuoto?

 

Ora che hai ucciso

il gallo scarlatto

per due pompini da sagrestia?

 

Oh, terribile

il fuoco ferito dell'amore!

Un pugnale di ghiaccio,

implacabile,

che scortica i giorni,

fino al nervo d'acciaio!

 

Luci

mi tagliano al centro

non più del tuo suicidio,

fuor dalla divampante

eucarestia del mio amore.

 

Restano i tuoi occhi

ad olio, colanti,

la tua barba da mendico

e sangue

che non medica le piaghe.

 Franca Colozzo - 30/10/2023 00:05:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Il ritratto spietato di un amante infedele s’affaccia nei tuoi pensieri e cola inchiostro dalla tua penna per ricamare dolore. La fine di un amore purtroppo scava nella mente e lascia sempre una cicatrice nell’anima.
Spero che questa tua poesia sia catartica e che possa liberarti dal tuo fantasma ingombrante. Ma si sa che i fantasmi, come le memorie, tornano di quando in quando a visitarci.
Un abbraccio affettuoso.

 Livia - 29/10/2023 14:12:00 [ leggi altri commenti di Livia » ]

una immagine chirurgica, lapidaria ma condotta con netta lucidità. Piaciuta.

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